Giro del monte Baldo in bici da corsa

Il giro del Monte Baldo in bici da corsa è uno tra i miei giri preferiti. Partire da Torbole, costeggiare il lago di Garda per poi iniziare a salire il Monte Baldo. I panorami continuano a cambiare, dal lago agli ulivi, al bosco per poi pedalare tra immensi prati con tante mucche.

Percorso

Parto da Torbole sul Garda, esattamente al bar Mecki. Prendo il mio solito caffè e dopo aver scambiato due chiacchiera con Ivan Beltrami, Mecki, parto per il giro del Monte Baldo.  Attraverso Torbole sul Garda e prendo la gardesana direzione sud. Dopo alcuni km mi metto le bretelle e accendo le luci anteriori e posteriori come va fatto. Mi mantengo bene a destra, è presto e quindi trovo poca gente per strada. Scendo e come sempre ammiro il mio lago di Garda. Sono innamorato di questo luogo. Lago di Garda che è il più grande lago d’Italia.

Passo il confine e ora sono in Veneto. La catena del Monte Baldo è divisa tra il Trentino e il Veneto. Sono a Malcesine, vedo il castello alla mia destra, mentre a sinistra trovo la funivia che conduce in cima al Monte Baldo.

Pedalo lungo la gardesana cullato dalle onde del lago e dal silenzio di questa mattina. Attraverso i vari paesini che si affacciano sul lago e senza nemmeno accorgermene, come mi capita spesso, sono a Torri del Benaco. Prima di iniziare la salita mi dirigo verso il centro dove, al solito bar, vista porticciolo prendo un caffè.

Salita verso Albisano

Ritorno sulla strada e mi dirigo al semaforo dove giro a destra direzione Albisano. Una bella salita tra gli ulivi con vista lago. La pendenza è costante e ogni tanto è facile trovare qualche ciclista professionista fare questo tratto, ciclisti professionisti quali il trentino Daniel Oss che abita nel Garda Trentino.

Sono assorto nei miei pensieri, adoro pedalare e fare fatica e già mi pregusto la bella giornata in bici. Non mi accorgo e sono alla rotonda prima di Albisano, giro a sinistra e attraverso il paese. Mi fermo lungo la strada per cambiare acqua, perché nelle giornate calde bisogna bere spesso in bici.

Proseguo la strada la conosco bene, adoro questa salita. Mai troppo impegnativa, anzi sale graduale con alcuni tratti dove posso vedere il mio amato lago. Arrivo alla fine della strada, a questo punto giro a sinistra direzione San Zeno di Montagna. Sono lungo il versante ovest del monte Baldo.

A San Zeno di Montagna

La strada diventa ampia, ben asfaltata e salgo con il mio passo, tranquillo e beato, senza stress anzi la bici per me è gioia di pedalare. Sono sulla SP9. Arrivo a San Zeno, attraverso la località e proseguo. Prima però mi fermo per guardare il lago e per prendere acqua alla fontana. Leggero tratto in salita e quindi trovo il cartello con le indicazioni per Prada, giro a destra. Solitamente qui proseguo diritto seguendo le indicazioni per Brenzone, Lago di Garda per fare il giro di San Zeno.

La strada sale constante quindi una bella discesa e attraverso la località di Lumini nel comune di San Zeno di Montagna. Sono sulla SP29. La strada è tutta in discesa e seguo sempre le indicazioni per Caprino Veronese. Controllo il GPS e la traccia è perfetta.

A Caprino Veronese

Sono a Caprino Veronese, mi fermo in centro per un caffè e per prendere acqua e con l’occasione mangio qualcosa, è importante bere e mangiare quando si va in bicicletta. Sono sulla SP8 la strada che attraversa tutto il monte Baldo, poi dopo il confine diventa SP3. La strada dopo Caprino inizia a salire. Cambio rapporto e pedalo tranquillo e beato assaporando ogni singolo metro di asfalto e soprattutto ammirando il panorama. Non posso sbagliare strada seguo le indicazioni, attraverso alcuni agglomerati di case. La strada è bella larga e ben curata. L’ambiente circostante è carino.

Spiazzi e il Sacrario del Baldo

Prossima tappa è Spiazzi. Arrivo all’inizio del paese e trovo le indicazioni per il Sacrario del Baldo. Prendo questa strada la SP8 dir, molto più tranquilla della SP8 e selvaggia. Come piace a me.

Subito dopo il bivio mi fermo per un caffè e mangiare qualcosa. Riaggancio il pedale e viaaaaa…La strada non è tanto larga e non ci sono macchine. Attraverso una zona dove ci sono delle case e, magicamente, dietro una curva sono nel nulla, sono solo nella natura….wowww spettacolo. Salgo tra prati e il bosco. Fondo stradale ottimo, che bello. Lo sfondo cambia, passo dal bosco ai prati con le mucche. Ogni tanto incontro qualche agriturismo lungo la strada. Proseguo lungo la strada, davanti ai miei occhi la catena del monte Baldo, e a destra prati verdi con le mucche.

Al Sacrario del Monte Baldo

Tratto pianeggiante e sulla mia sinistra trovo il Sacrario del Monte Baldo. Il Sacrario fu realizzato nel 1982 dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Verona per ricordare i caduti di tutte le guerre nati nei 98 comuni della provincia di Verona. Tratto pianeggiante, esco dal bosco e la strada ovviamente, inizia a salire. Sono all’aperto tra i verdi prati, uno spettacolo.  Affronto un paio di tornanti che mi fanno acquistare quota e arrivo in località Campedello dove alla mia destra trovo un bel capitello. Alla mia sinistra alcune seconde case, situate in un bellissimo posto.

Pausa al Cacciatore Ristorante Bar, ci vuole

Alla fine della strada arrivo ad un incrocio e prima di proseguire diritto mi fermo al bar alla mia destra, sono al Cacciatore Ristorante Bar.Pausa caffè, ci vuole. Sono ora sulla SP8. La strada sale con pendenza costante e ammaliato dal panorama e dalla bella giornata proseguo. La vista è spettacolare soprattutto se mi giro e vedo la pianura.

Lungo la strada a destra noto i cartelli per l’osservatorio astronomico Monte Baldo “A.Gelodi”. Unico osservatorio pubblico della provincia di Verona, è di proprietà del Comune di Ferrara di Monte Baldo, gestito dal Circolo Astrofili Veronesi.

Rifugio Novezzina

Un paio di curve e prendo quota. La strada è ben asfaltata e c’è poco traffico, solo qualche altro ciclista e dei motociclisti. Alla mia destra lungo la strada trovo il Rifugio Novezzina e nelle immediate vicinanze l’orto botanico che è stato costruito sull’area di un vecchio vivaio forestale. Questo luogo è il punto d’incontro per studiosi ed appassionati della montagna baldense e del suo patrimonio floristico. Nell’orto Botanico vengono raccolte le specie autoctone del Monte Baldo.

Altri tornanti e la strada sale, conosco questo pezzo, un rettone…odio i rettoni. Con calma e ammirando il panorama proseguo la salita. a destra altro locale ma non mi fermo ho voglia di arrivare alla fine della salita.

Località Novezza e passo dal Veneto al Trentino

Lungo la strada noto i cartelli che indicano le varie specialità culinarie della zona ma faccio finta di non aver visto niente e proseguo…se cedo agli gnocchi di malga sono finito…devono venirmi a prendere qui…Passo la località di Novezza. Salgo con il rapporto più agile, la strada costeggia il fianco della montagna e la pendenza è costante. Non faccio fatica, anzi come sempre mi diverto. Arrivo al cartello e mi sento a casa, passo dal Veneto al mio Trentino e passo dalla SP8 alla SP3.

La strada è bella, con davvero tanti punti panoramici sul baldo. Nemmeno mi accorgo della salita, sono immerso nei miei pensieri e sono come sempre felice di poter pedalare e stare in mezzo alla natura. Alterno tratti nel bosco a tratti nei prati verdi dove la striscia di asfalto divide i campi in due. Trovo sollievo quando la strada scende…wowww che bello.

Prossimo step Rifugio Bocca Navene

Arrivo ad un punto dove trovo un bivio. Da destra si sale salendo da Avio direzione Passo San Valentino. Arrivati alla diga di Prà della Stua se si gira a sinistra si arriva qui. Vado diritto direzione Brentonico. Sento aria di casa. In lontananza alla mia destra il monte Altissimo e la riserva naturale di Corna Piana. Conosco bene queste zone la mia famiglia è originaria di Brentonico.

Lungo la strada noto le indicazioni che conducono alla cima del Monte Baldo dove si ha una vista spettacolare sul lago di Garda e dove si trova la funivia che scende a Malcesine, da fare perché è qualcosa di unico.

Rifugio Bocca Navene e Rifugio Graziani

Arrivo al Rifugio Bocca di Navene da Mario dove mi fermo per salutarlo e anche per prendermi una Coca Cola. Tempo per fare due chiacchiere sempre volentieri e quindi riparto. Manca poco la salita è quasi finita. La strada taglia il versante della montagna. Davanti ai miei occhi il rifugio Graziani, la cima coppi di oggi. Sono alla fine della salita, wowww come sempre sono super contento. Mi vesto è ora di scendere. La strada è stretta e trovo macchine.

Discesa direzione Brentonico

Scendo con prudenza, trovo il rifugio Fos-Ce alla mia destra e subito dopo due gallerie, la prima corta la seconda un po’ più lunga. Esco e sono nel bosco tratto in discesa quindi pianeggiante. Arrivo al passo San Valentino. Al passo san Valentino posso salire da Avio, facendo una bella salita.

Scendo passo la località di San Valentino quindi dopo una bella discesa un breve strappo e sono a San Giacomo di Brentonico. Mi fermo per prendere acqua nel parcheggio e riprendo la discesa. Lunghi rettilinei e qualche tornante e sono alla fine della discesa. Cambio rapporto, salgo e quindi mi dirigo verso il centro di Brentonico. Passo sempre per il centro perché ho mille ricordi legati a questo posto quando venivo a trovare i miei nonni.

Direzione Mori

M’immetto sulla strada principale e scendo direzione Mori. Lambisco la frazione di Crosano quindi attraverso l’abitato di Besagno. Arrivo a Mori alla rotonda, dove giro a sinistra direzione Lago di Garda. Pochi metri e alla mia sinistra trovo la ciclabile che costeggia la strada principale. Seguo i cartelli e dopo 500 metri mi ritrovo in mezzo alla campagna. La pista ciclabile è condivisa con chi può andare a lavorare nei campi. Che bello adoro questo tratto tra i vigneti.

Mori in ciclabile direzione casa

Attraverso la frazione di Loppio dove trovo anche il bici grill di Silvio. Ora costeggio quello che era il lago di Loppio, prosciugato quando è stata costruita la galleria Adige Garda. Inizio a salire, cambio rapporto e sono al passo San Giovanni, ultima asperità di giornata. Seguo sempre i cartelli e in discesa arrivo a Nago dove prendo la strada ‘vecchia Nago’ direzione Torbole sul Garda.

Scendo e sono rapito dal panorama circostante ma soprattutto dal mio lago. Arrivo in centro a Torbole giro a destra e alla rotonda seguo per Riva del Garda. Passo il fiume Sarca e sono alla fine del mio giro sono al Mecki. Mi fermo spengo il GPS e vado al bar a bermi una bella birra.

Mappa e traccia GPS del giro del monte Baldo in bici da corsa

Last modified: Febbraio 6, 2024