La “ponale”

La “ponale“, è un must è uno di quei percorsi da fare a piedi o in bici che quando si soggiorna o si passa per il Garda Trentino bisogna fare. Una strada che ha una sua storia e un percorso con un bellissimo panorama.

La storia:

La ponale prende il nome dalla piccola valle che dalla Valle di Ledro scende al lago di Garda, così come ponale è il nome del torrente che vi scorre. La strada costruita a metà del XIX secolo, con inizio il 1 Febbraio del 1848 e terminata il 3 Gennaio del 1851. 3 anni di duro lavoro. L’ideatore della strada fu un commerciante della Valle di Ledro, esattamente di Tiarno di Sotto Giacomo Cis.

Cis fu l’ideatore di questa strada, aveva pensato che la costruzione di una strada avrebbe tolto la valle di Ledro dall’isolamento favorendo così anche il lavoro di Cis in quanto commerciante. La realizzazione fu molto difficile, soprattutto per dover scavare in roccia. Costruirono solo le prime 3 gallerie in questa prima fase. Nel 1891 si percorre per la prima volta la “ponale” da automobili di cittadini privati. Durante la prima guerra mondiale il genio militare prese il controllo sulla strada costruendo altre gallerie.

Per anni la strada del “ponale” era l’unica via per raggiungere la Valle di Ledro, poi con il passare degli anni con il turismo e con il commercio ci si rese conto che la strada cominciava a diventare un po’ “stretta” per il traffico quindi nel 1981 si decise di progettare una strada alternativa alla “ponale” che venne aperta nel 1982.

Grazie ad un comitato spontaneo, la “ponale” è stata riaperta il 14 Luglio del 2004 ed è diventata un sentiero di montagna aperto a pedoni e a ciclisti. Da quel giorno la “ponale” è diventata uno dei percorsi più frequentati della zona durante tutto l’anno. Negli ultimi anni ha subito svariati lavori ultimo nell’anno 2019.

La “ponale”, l’itinerario.

Parto da Riva del Garda bellissima città che si affaccia sulle sponde del Lago di Garda, il più grande lago d’Italia. Dal centro cittadino costeggio la sponda lacustre direzione Limone sul Garda. Cammino sul marciapiede che costeggia la SS 45bis. Arrivo davanti alla prima galleria, attraverso la strada con attenzione e quindi alla mia destra trovo i cartelli per la “ponale”.

Breve strappo quindi a sinistra una stanga mi dice che sono alla partenza della “ponale”. Cammino su fondo asfaltato l’asfalto originale della ponale e a destra un cartello con il decalogo del percorso.

Lascio l’asfalto ora il fondo è sterrato, aggiro la prima galleria e mi trovo al belvedere degli innamorati un posto davvero molto suggestivo. Mi fermo per scattare alcune foto e per ammirare Riva del Garda da un’insolita posizione.

Proseguo e mi mantengo a sinistra dove trovo una corsia a tratti ben divisa a tratti no dai bikers. Sì la ponale è super affollato in alcune fasce della giornata da bikers che con questo tratto di strada possono arrivare in Valle di Ledro o a Pregasina e quindi a Punta Larici. 

Le gallerie sono divise da staccionate di legno così salendo i bikers stanno a destra e i pedoni a sinistra. Lungo la strada è davvero difficile non fermarsi svariate volte per scattare foto e anche se ci vado spesso, almeno 1 volta a settimana scatto sempre foto diverse da una volta all’altra.

Cammino e mi fermo per contemplare il lago e allo stesso tempo per gustarmi il Garda Trentino da una posizione davvero particolare. Mi fermo fuori una delle gallerie dove si trova un percorso parallelo e guardo verso sud dove vedo alla mia sinistra sul fianco del Monte Baldo il castello di Malcesine e la funivia, quindi girando lo sguardo verso nord trovo a destra Torbole sul Garda che si specchia sul lago, sopra Nago e in lontananza sempre verso Nord, a sinistra Arco con il suo castello mentre alla mia destra Tenno.

Lungo il cammino noto delle costruzioni e delle gallerie, non sono altre che i resti delle fortificazioni austro ungariche. Le opera che vedete lungo la “ponale” furono costruite per impedire la discesa delle truppe di Garibaldi dalla Valle di Ledro verso il Garda, in un primo momento. In un secondo momento vennero usate a difesa del confine dell’Impero Austro-ungarico con l’Italia durante lo svolgimento della I Guerra Mondiale.  Sono quasi alla fine del percorso, termina lo sterrato e inizia l’asfalto. Alla mia sinistra il Ponale Alto Belvedere un bar/ristorante dove oltre la palato si gusta il panorama dalla terrazza panoramica posta sopra la struttura.

Prendo il mio solito caffè e dopo una breve sosta rientro a Riva del Garda.

Consigli:

munitevi di macchina fotografica e di acqua da bere. Si trova una fontanella a metà percorso. Evitate le ore più calde della giornata, meglio al mattino o nel tardo pomeriggio.

Mappa e traccia GPS:

Last modified: Gennaio 12, 2020