Passo Due Sassi in fatbike nel Garda Trentino

Il giro del Passo Due Sassi è un must da fare in fatbike, mtb e emtb. Si svolge sul monte Velo sotto lo Stivo la montagna che si trova ad est di Arco di Trento nel Garda Trentino. 28 km per 1.185 metri di dislivello.

Itinerario

Parto da Bolognano, frazione del comune di Arco. Lascio la macchina dietro la cassa rurale vicino al supermercato Coop. Lascio quì la macchina così non ho problemi di parcheggio e il supermercato è comodo per prendersi qualcosa da mangiare. Tolgo la bici, quindi mi vesto e accendo il GPS. Carico la traccia. A dir il vero non mi serve la traccia, conosco questo percorso come le mie tasche ma la traccia mi serve per controllare se ci sono cose da aggiungere o modificare lungo il percorso.

Esco dal parcheggio e giro a destra. La strada è subito in salita. Proseguo sulla strada principale e quindi a destra, dopo una curva trovo una fontana. Mi fermo a prendere acqua; è l’unica fontana per un lungo tratto se non ci si ferma in un locale a riempirla.

La strada sale con pendenza costante, sono in via Cacciatore e quando la strada tende a sinistra io vado diritto. Cambio rapporto e salgo con la mia calma. Sono attorniato da belle casette immerse tra gli ulivi. Un tratto pianeggiante quindi riprendo a salire con pendenza costante. Trovo l’ultima casa alla mia destra quindi altro tratto pianeggiante. Sono alla fine del tratto asfaltato ora lo sterrato, che bello.

Inizia lo sterrato

Sono sulla strada detta del Corno che porta al Monte Velo. La conosco molto bene questa salita. Una bella strada forestale con fondo quasi sempre perfetto. La salita è discontinua. Ci sono tratti rettilinei con pendenza costante e brevi tratti in forte pendenza. Il primo tratto è con pendenza costante quindi affronto un paio di tornanti e arrivo ad una stanga di ferro, la prima della strada in questione. Tengo la sinistra e salgo. Evito qualsiasi deviazione sia a destra che a sinistra. Mi mantengo sulla strada principale. Non ho problemi ho il GPS con la traccia e ci sono dei cartelli di tour in mtb della zona.

Pedalo come sempre tranquillo e beato senza tanti problemi, anzi divertendomi come sempre. Amo pedalare. Attraverso un paio di castagneti ben curati. Mi fermo per ammirare le piante di castagno che adoro e perchè adoro le castagne. Per la maggior parte della salita mi trovo tra il bosco e tratti all’aperto. Trovo alcuni punti durante la salita dove riesco a vedere il lago e la ‘busa’ sottostante. Ah sì la busa è la valle del sacra la zona tra Arco Riva e Nago-Torbole.

Si sale ancora

Che bello sono da solo, non c’è nessuno. Il silenzio mi fa compagnia, sento solo il vento che s’insinua tra gli alberi. Adoro pedalare da solo, spesso lo sono e adoro il silenzio, adoro la solitudine, stare con me stesso a fare quello che mi piace, pedalare. Il fondo è sempre ben tenuto, arrivo senza nemmeno accorgermene in una zona dove trovo dei cartelli che mi dicono che sono in una zona di reperti della guerra 1914-1918. I primi cartelli non mi colpiscono particolarmente, ma m’incuriosisce il cartello con scritto Osservatorio. Lascio la bici e seguo le indicazioni e arrivo ad un bellissimo punto panoramico sul lago di Garda. Altro bellissimo balcone sul lago come Punta Larici che si trova sopra Pregasina, frazione di Riva del Garda.

Ex Malga Fiavei

Arrivo ad un bivio dove trovo un cartello che mi dice di tenere la sinistra. A destra l’ex Malga Fiavei. La strada che scende dalla ex Malga Fiavei fa parte del giro in fatbike che chiamo Naranch Mich, la mia versione. Ora un bel tratto con pendenza costante nel bosco direzione Nord. Riesco a vedere tra le fronde il castello di Arco, sempre bello. Arrivo alla stanga, sono alla fine della strada forestale detta del Corno. Salgo ancora e trovo alcune case alla mia destra. Sono in località Monte Velo. Al bivio tengo la sinistra e ora scendo. Lascio lo sterrato e ora pedalo su fondo asfaltato. Trovo alcune case e quindi il cartello che indica la chiesa di  S. Francesco del XVIII secolo da dove si ha un bellissimo panorama sulla valle. Mi fermo, bevo il mio tea caldo e metto qualcosa sotto i denti.

Monte Velo

Dopo la pausa risalgo in bici e proseguo per un breve tratto pianeggiante, ovviamente nel bosco quindi salgo e sono alla fine della strada. Allo stop giro a destra. Sono sulla strada che da Bolognano, dove sono partito porta al passo Santa Barbara. Una bella salita che merita proprio di esser percorsa in bici da corsa. Pedalo sulla strada, asfaltata, ovviamente che sale con pendenza costante. Trovo alcune case sia a destra che a sinistra. Curva secca a destra ed io vado diritto direzione per il Monte Velo e Malga Zanga. Alla mia destra l’altare che ricorda i caduti della seconda guerra mondiale.

Finalmente un tratto pianeggiante anche se breve. Mi fermo a guardare il fiumiciattolo che scorre sotto il ponticello. Non c’è nessuno e così mi fermo ad ascoltare il rumore dell’acqua che scorre, che pace, che bello. Risalgo in bici e via, e si sale. Alcune case e trovo anche l’agritur Torboli dove si mangia bene soprattutto piatti tipici della tradizione trentina. Continuo sempre su strada asfaltata trovo altre case quindi arrivo ad un bivio dove tengo a sinistra. A destra si sale a Malga Zanga ma oggi vado a fare il giro del Passo Due Sassi.

Finalmente lo sterrato. Scendo e quindi arrivo ad un bivio con delle case e tengo la destra. Breve tratto cementato quindi riprendo il fondo sterrato. Sono nel bosco, la strada sale con pendenza costante e arrivo ad una stanga di ferro.

Direzione Passo Due Sassi

Oltrepasso la stanga e continuo a pedalare come sempre tranquillo e beato. Un bel tratto pianeggiante dove alla mia destra ho la parete delle montagna, mentre, a sinistra, oltre il bosco vedo la mia valle e il lago di Garda. Mi fermo lungo il percorso in un piccolo slargo dove mi fermo a fare delle foto al lago di Garda. Tratto in leggera salita ed ecco che trovo alla mia sinistra il cartello del Passo Due Sassi. Sono a 1.160 metri di quota.

Tratto pianeggiante quindi salgo e arrivo ad un punto dove alla mia sinistra ho un bel masso. Questo punto è il punto più elevato del percorso. Da questo punto in poi è solo discesa e qualche tratto pianeggiante. Mi fermo per cambiarmi e per bere un goccio di tea caldo.

Inizia la discesa

Tratto pianeggiante nel bosco. Sono al caldo e sto proprio bene. La strada scende e al bivio tengo la sinistra. E’ una bellissima giornata di Dicembre, è il 26 Dicembre 2020. Trovo alcune
chiazze di neve ma no problem il fatto che sia gelata e il fatto che ho la fatbike scendo senza problemi. Proseguo la mia bella pedalata e mi trovo ad affrontare un tratto all’aperto. Il cielo è azzurro e non c’è nemmeno una nuvola in cielo. Alla mia destra una bella distesa di rocce, spettacolo. Entro nel bosco e i colori cambiano, tutto è arancione, rosso e la mia bici diventa un tutt’uno con l’ambiente, ah si è arancione la mia fatbike. Mi trovo per lunghi tratti a scendere tra foglie e rametti che sono lungo la strada sterrata. La traccia che ho caricato sul mio GPS è perfetta, bene così.  Trovo l’ultima stanga di giornata, la quarta per la precisione. Mi fermo la passo a lato e trovo altro bellissimo tratto super divertente nel bosco.

Carobbi, Troiana e Pianaura

Mi diverto con la fat, come sempre ogni volta che esco. Trovo alcune case sulla destra e quindi arrivo ad un bivio. Sono in località Carobbi. Mi fermo giusto il tempo per fare 2 foto e quindi proseguo il giro del Passo Due Sassi. Ora l’asfalto. Pedalo tra i castagneti secolari e noto i cartelli che ne vietano la raccolta. Tratto bellissimo pianeggiante tra i castagne e quindi inizio una breve discesa su fondo cementato con sassi. Un paio di tornantini e quindi riprendo l’asfalto. Alla mia sinistra, nella valletta trovo la località di Troiana, rinomata anche questa per le castagne.

Scendo con prudenza e attenzione. Tra rettilinei e curve scendo di quota, sempre immerso tra i castagni. Arrivo alla fine della strada allo stop, sono in località Pianaura. Svolto a sinistra e mi ritrovo ancora a scendere tra i castagni secolari, che spettacolo. Tratto pianeggiante e alla mia sinistra, sulla strada trovo una bacheca che spiega i graffiti che si trovano subito sopra la strada.

Scendo verso le falesie e quindi al punto di partenza

Continuo la discesa con calma e soprattutto divertendomi come sempre quando sono in bici e all’aria aperta. Cambia l’ambiente circostante, non ci sono più i castagni ma i lecci e sotto gli ulivi. Mentre scendo alla mia destra, nella piccola valletta noto le pareti verticali del policromuro famose in tutto il mondo per l’arrampicata sportiva. Curve e controcurve e arrivo ad un tornante a sinistra dove a destra c’è un parcheggio. Qui parte il sentiero che porta alle Cave di oolite, merita la camminata.

Pochi minuti e trovo una strada alla mia sinistra, la prendo. Pedalo tra gli ulivi quindi trovo le prime case della frazione di Massone. Seguo la strada principale e arrivo nella piazzetta dove tengo al sinistra. Mentre pedalo, trovo a sinistra la casa natale di Gianni Caproni ingegnere aeronautico, imprenditore e pioniere dell’aviazione italiana. Continuo e quindi giro a destra. Manca poco. Lungo tratto pianeggiante quindi breve discesa e l’ultima salitina di giornata. Allo stop giro a destra e proseguo diritto in discesa quindi prendo la prima stradina a sinistra a lato del supermercato Coop. Sono arrivato alla macchina e alla fine del giro Passo Due Sassi in fat bike.

Mappa e traccia GPS del giro Passo Due Sassi in fat bike

Last modified: Febbraio 9, 2024