Nembia tour by Mich

Nembia tour by Mich è un bellissimo itinerario ad anello con partenza e arrivo a Sarche. Percorso che si sviluppa su ciclabile, strade sterrate e strade secondarie. Svariate possibilità di sosta, panorama assicurato.

Percorso:

Parto dal parcheggio che si trova a Sarche davanti al supermercato, Parcheggio comodo e gratuito. Scarico la bici, posiziono il GPS sul manubrio e vado a cercare la traccia che ho caricato a video. Nel frattempo mi preparo e quindi sono pronto per partire. Esco dal parcheggio e giro a destra. Un centinaio di metri e quindi, alla rotonda, svolto a sinistra direzione Madonna di Campiglio. Inizia qui la salita del Nembia tour by Mich. Pedalo tranquillo e beato come sempre, conosco molto bene la strada. Affronto i vari tornanti fino al cartello che indica la cicalbile del Limarò. Abbandono le macchine e ora sono più tranquillo.

La cicalbile del Limarò è per me una delle più belle ciclabili del Trentino da fare in bici. Il tratto è corto ma merita per il panorama e per la storia di questa ciclabile. Pedalo tranquillo e beato non c’è nessuno e l’aria è frizzante, che bello. Dopo un tratto in salita ecco un lungo tratto pianeggiante. Pochi minuti e sono alla fine della pista ciclabile.

M’immetto sulla strada  principale per circa 500 metri quindi giro a destra.

Ponte Balandìn

Lascio l’asfalto per lo sterrato. Una bella discesa su strada con fondo sconnesso. Evito la svolta a destra e vado diritto. Curva a destra e mi ritrovo in una piazzola dove trovo una panchina. Pochi metri ed ecco il ponte sul fiume Sarca, anzi sulla forra del Limarò. A metà ponte guardo a destra e vedo il ponte Balandìn o Romano. Ponte costruito dopo la piena del 1845 per collegare la sponda del Lomaso con il Banale.

Sterrato verso Villa Banale

Attraverso il ponte e quindi giro a sinistra. La strada, sterrata sale con pendenza costante. A destra la roccia mentre a sinistra un parapetto di ferro. Termina lo sterrato e riprendo a pedalare su strada sterrata.  Pedalo tranquillo e beato, affronto 2 tornanti quindi la strada spiana e a destra ecco una rampa asfaltata.

La prendo. Breve strappo quindi ritrovo il fondo sterrato. Breve tratto stretto con a destra la roccia mentre a sinistra lo steccato. Curva a destra ed ecco che il sentiero si allarga. Sono nel bosco. Proseguo la mia pedalata in salita, salita con pendenza costante e sono nel bosco.

Villa Banale

Curva a sinistra e proseguo. Arrivo ad un bivio e vado diritto. Lascio lo sterrato per l’asfalto. Cento metri pianeggianti e sono allo stop. Giro a destra e scendo per un centinaio di metri quindi, al semaforo, prendo la prima strada a destra. Sono a Villa Banale.

Mi fermo all’inizio del paese per prendere acqua alla fontana. Risalgo in bici quindi dopo il passaggio sotto il porticato giro a destra. Alla mia destra la chiesa e io proseguo sulla strada asfaltata in salita. Alla mia sinistra un bel muro di sassi mentre a destra, sotto la strada i campi coltivati e sotto ancora la strada che conduce al lago di Molveno.

Lascio lo sterrato e riprendo a pedalare con la mia fatbike su fondo sterrato. La strada sale con pendenza costante e nemmeno mi accorgo di essere in salita. In fondo alla strada trovo a destra una croce e sono ad un bivio. Sono in località Dos da Doa a 635 m di quota.

Giro a destra e scendo su strada asfaltata. Il panorama da questa strada è unico.

Direzione Andogno

Alla fine della discesa giro a sinistra e m’immetto sulla strada principale che porta a San Lorenzo in Banale e quindi al lago di Molveno. Cento metri quindi giro a destra, trovo anche alcuni cartelli. Inizia una bella discesa su fondo sterrato, compatto. Un paio di tornantini e quindi un lungo tratto in leggera discesa tra i campi.

Lo sterrato finisce sulla strada che porta ad Andogno. Giro a destra e scendo sulla strada asfaltata. Alla mia sinistra un bel capitello.

Andogno

Trovo le prime case sono ad Andogno. Attraverso questo bellissimo paese. Sono rimasto incantato da Andogno è bellissimo. Ben curato e la cosa che mi ha fatto innamorare di questo posto è l’ordine, la pulizia e la tranquillità. Mi fermo nella piazza di Andogno per prendere acqua. Ne approfitto per controllare la traccia sul mio GPS di questo tour che ho tracciato a video nei giorni scorsi.

Risalgo in bici e proseguo. Esco dal paese e scendo sempre su fondo asfaltato quindi attraverso un ponticello e ritrovo lo sterrato. Una bella strada pianeggiante quindi sale con pendenza costante e sono nel bosco. Ogni tanto si aprono delle finestre nella vegetazione e riesco a vedere Andogno.

Riprendo lo sterrato e la strada sale e in cima…woww sono immerso tra i prati verdi, che spettacolo.

Falesia Dimenticata e il Bar Torcel

Seguo la strada principale e arrivo in località Brignot a 575 m di quota. Giro a destra e noto il cartello bar e ristoro e affittacamere Torcel. Rimango sempre sulla strada asfaltata in leggera discesa quindi trovo lo sterrato. Proseguo nel bosco in salita. Noto alla mia sinistra una falesia per l’arrampicata sportiva, si chiama la Falesia Dimenticata, ma vedendo la persone non è tanto dimenticata.

Salita ancora quindi tratto pianeggiante e alla mia destra, sotto la strada il bar e ristoro Torcel. Non mi fermo, proseguo la mia pedalata. Breve tratto pianeggiante quindi la strada riprende a salire con pendenza costante e con fondo ben compatto. Sono alla fine della strada sterrata, dove alla mia sinistra noto un bel capitello, mentre a destra, una croce. A questo punto giro a destra e scendo direzione località Moline.

Moline

Giro a destra e scendo lungo la strada asfaltata immersa tra il bosco. A sinistra oltre il muretto la parete verticale.  Pochi minuti ed esco dal bosco e come per magia una bellissima zona con prati e alcune case. Sono ad un bivio e mi mantengo a sinistra direzione Moline. Qui trovo, alla mia sinistra un bel capitello. Tratto pianeggiante ed ecco le case, sono a Moline. A destra una fontana e un bel ponte con fondo ciottolato.

Verso località Deggia

Attraverso il ponte e proseguo sulla strada con fondo cementato con sassi. Ecco le ultime case e quindi rientro nel bosco. Che bello amo pedalare da solo e in tranquillità. Esco dal bosco curvo a sinistra e contino la salita. A sinistra mi fanno compagnia alcuni animali.

Rimango colpito dalla coltivazione che trovo alla mia destra, sono alla AXS M31. Ecco il cartello sono a Deggia e sono a  619 metri di quota. Giro a sinistra e proseguo.

Direzione laghetto di Nembia

La strada sale con pendenza costante. Il fondo è cementato con sassi. Lo stesso che ho trovato salendo da Moline. A sinistra Athabaska,  agriturismo e fattoria didattica. Trovo alcune case e a destra la strada ecco la chiesa, il santuario della Beata Maria Vergine di Caravaggio. Sul lato opposto della chiesa una fontana e una bagno. Ecco l’asfalto. Al bivio io vado diritto direzione Molveno. Il percorso è in salita a tratti a doppia cifra altri meno e trovo perfino dei tratti pianeggianti e una breve discesa.

Una salita da affrontare con calma e tranquillità. Il fondo è quasi perfetto. Termina la salita e arrivo allo stop. Giro a destra e pedalo per un breve tratto sulla strada che porta al lago di Molveno.

Poche centinaia di metri e giro a sinistra. Scendo su fondo sterrato e sono al laghetto di Nembia. 

Direzione Ranzo

Mi fermo alcuni minuti al laghetto di Nembia. Sono da solo e c’è una pace che è difficile descrivere. Risalgo in sella e ritorno sulla strada principale. Pedalo per un centinaio di metri quindi svolto a sinistra. Breve tratto pianeggiante, sono sul percorso fatto prima e quindi prendo la prima strada a sinistra.

La strada è pianeggiante e con fondo asfaltato, bella divertente come piace a me. La strada sale, sempre su fondo asfaltato quindi lo sterrato, finalmente. Sono sulla strada forestale Bael direzione Ranzo.

Il percorso è un continuo sali e scendi nel bosco. Ai lati della strada forestale ci sono alcune seconde case e alcune fontane. Affronto un lungo tratto pianeggiante dove sono all’aperto. A destra posso vedere gran parte del percorso che ho fatto e devo dire che è proprio un bel giro. Dopo alcuni scatti riparto. Ranzo è l’ultima meta di questo Nembia tour by Mich.

Pedalo per la maggior parte nel bosco quindi arrivo ad un bivio, tengo la destra e scendo ora su fondo cementato per un breve tratto quindi ancora lo sterrato. La strada si allarga e anche il panorama si apre. Il percorso è sterrato con un buon fondo e la strada è bella larga, super piacevole da fare in bici.

Ranzo

La strada, sterrata è in leggera discesa. A destra una ringhiera di ferro. Il panorama è bello. Si vede la zona del Bleggio e del Lomaso e riesco ad individuare tante strade che ho percorso in bici. Breve tunnel scavato nella roccia e sono alla fine dello sterrato, purtroppo. Ecco l’asfalto ed anche le prime case di Ranzo. Solitamente a Ranzo ci arrivo in bdc con un bel percorso o in fatbike dalla direttissima.

Discesa al lago di Toblino

Proseguo la discesa sulla strada asfaltata. Curva a sinistra proseguo per un centinaio di metri e a questo punto ho due possibilità per rientrare alla macchina.
La prima possibilità è di seguire il percorso del giro di Ranzo seguendo la traccia proprio da Ranzo.

Giro di Ranzo mappa e traccia scaricabile

La seconda possibilità è di scendere da Ranzo al lago di Toblino, salita che si percorre nel giro di Ranzo. Scendo lungo la strada asfaltata quindi dopo un tornante a sinistra prendo la prima strada a destra. Rimango sulla strada principale. Mi ritrovo a pedalare tra i campi sotto l’abitato di Ranzo. La strada scende e arrivo ad un cartello dove mi dice di scendere a destra direzione Lago di Toblino. Il cartello all’inizio della strada è inquietante, 29% per fortuna sono in discesa, ma questa è la strada di salita del giro di Ranzo che trovate sopra.

Inizio la discesa con molta attenzione. La strada è un mix tra fondo asfaltato non perfetto e fondo asfaltato da poco. Per la maggior parte sono nel bosco e solo in alcuni punti esco allo scoperto. Trovo alcune case e subito sotto, dopo un tornante ecco le falesie ed alcuni arrampicatori.

 

Manca poco al lago di Toblino. Affronto un tratto in leggera discesa delimitato da due muretti e con alcuni cipressi, bello a dir poco. Alla fine della strada attraverso la strada principale con attenzione quindi prendo il percorso pedonale a destra.

Direzione Sarche

Pedalo con attenzione lungo il percorso pedonale. Se trovo qualche pedone mi fermo e mi scuso della mia presenza, ma la statale è stretta e pericolosa. Con l’educazione si arriva da tutte le parti senza problemi.

Costeggio il lago di Toblino quindi pedalo sul marciapiede e prendo la seconda strada a sinistra quindi subito a destra.

Proseguo fino alla fine quindi giro a destra e subito dopo a destra ancora e sono al parcheggio punto di partenza e arrivo del Nembia tour by Mich.

 

Mappa e traccia GPS del Nembia tour by Mich

Last modified: Febbraio 6, 2024