Alle cascate del Nardis in bici da corsa

Arrivare alle cascate del Nardis in bici da corsa è qualcosa da fare quando ci si trova in Val Rendena. Sono in Trentino. L’itinerario alle cascate del Nardis in bici da corsa è adatto a tutti con varie possibilità di partenza lungo la ciclabile della Val Rendena.

Percorso

Per raggiungere le cascate del Nardis si percorre la ciclabile della Val Rendena. I punti di partenza sono diversi. Si può partire da Preore, dove si trova anche un comodo parcheggio gratuito, poi in base alla vostra preparazione potete partire da qualsiasi punto della pista ciclabile della Val Rendena. Qui trovate la descrizione della ciclabile della Val Rendena .

Caderzone

Oggi parto da Caderzone. Dalla SS239 direzione Madonna di Campiglio seguo i cartelli per Caderzone. In paese parcheggio davanti alla chiesa, parcheggio gratuito, ideale per lasciare la macchina e godersi la bella pedalata in valle. Esco dal parcheggio e giro a destra. Attraverso il paese e quindi svolto a sinistra in via la Porta dove trovo anche il cartello per la pista ciclabile.

Pochi metri lungo la strada e oltre l’aiuola ecco la ciclabile. Eccomi in ciclabile. Completamente pianeggiante con a sinistra i campi coltivati e a destra il fiume Sarca, una costante per questo itinerario e una costante della pista ciclabile della Val Rendena. Pedalo sempre con calma e tranquillità nessuno mi rincorre. Trovo a sinistra l’edificio di un ex hotel e un recinto con delle galline. Un box dove self service si possono acquistare le uova. Proseguo e attraverso il ponte di legno. Sono a Pinzolo.

Pinzolo

Arrivo nel bellissimo parco giochi di Pinzolo, alla ‘pineta’, dove ovviamente mi fermo alla fontana a prendere acqua. C’è un mondo di cose da fare in questo parco giochi. Bellissima cosa realizzata nel 2020 è il Biolago di Pinzolo, uno specchio d’acqua perfettamente balneabile, realizzato in modo che la depurazione delle acque sia completamente naturale attraverso l’inserimento di aree di fitodepurazione con piante integrate ad impianti che utilizzano altri materiali naturali.

Proseguo sulla ciclabile e ora mi ritrovo il fiume Sarca alla mia sinistra. La strada sale leggermente ma non ci si accorge e così arrivo alla fine del percorso ciclabile. A questo punto svolto a destra e scendo. Allo stop giro a destra e sono sulla SS239 direzione Madonna di Campiglio. Attraverso il ponte e sono a Carisolo.

Carisolo

Sono a Carisolo. Mi fermo a destra oltre il parcheggio per prendere acqua alla fontana. Acqua sempre bella fresca e la fontana è realizzata in granito che viene estratto in Val Genova dove si trovano le cascate del Nardis. M’immetto sulla strada statale 239 per circa 200 metri quindi svolto a sinistra.

Val Genova e le cascate del Nardis.

Inizia qui la Val Genova che conduce alle Cascate del Nardis e al rifugio Bedole, altro bel percorso da fare in bici. Salgo con calma e tranquillità, come sempre. Amo questa strada e questa location. Trovo le ultime case di Carisolo e continuo sulla strada asfaltata, a tratti nel bosco.  Ecco il cartello che mi dice che sono nel parco naturale Adamello Brenta.
Attraverso la breve galleria. La strada sale con pendenza costante e sono, come sempre, rapito dal panorama circostante, non ho parole. Affianco i parcheggi. Alla mia sinistra, ho il fiume Sarca. E’ presto e non c’è nessuno così riesco a sentire il rumore delle cascate, manca poco. Ponte di lego ed eccole alla mia destra, che spettacolo.
Proseguo di poco e giro a sinistra. Vado oltre il ponte e così faccio una foto da questo posto. L’albergo è chiuso, caffè e torta alla prossima volta. Il percorso al ritorno avviene lungo il percorso fatto all’andata.

Note:

le cascate del Nardis sono una delle cascate più grandi del Trentino e delle Alpi con un salto di oltre 130 metri. Sono sicuramente il simbolo di questa bellissima valle, la Val Genova definita nell’Ottocento la “la Versailles dell’Italia settentrionale” per la sua ricchezza d’acque. Le cascata sono formate dal rio Nardìs, che nasce dall’omonimo ghiacciaio che si trova sul versante orientale della Presanella 3558 metri. La leggenda narra che sia alimentata dalle lacrime di dolore della principessa  Presanella . Non potendo coronare il suo amore per il giovane Vermiglio, trasformò entrambi in roccia per stare vicini per sempre senza mai toccarsi.

Mappa e traccia GPS alle cascate del Nardis in bici da corsa

Last modified: Febbraio 6, 2024