In questo articolo vi porto alla scoperta della chiesa di Santo Stefano a Carisolo. Vengo in Val Rendena diverse volte all’anno, mi piace e per di più ci ho vissuto per alcuni anni da piccolo. Da Pinzolo verso Carisolo lungo la strada principale si nota subito la chiesa sulla sinistra salendo e ovviamente mi sono sempre chiesto come arrivarci e ora vi accompagno.
Percorso
Parcheggio la macchina a Carisolo esattamente dietro il Ristorante Pizzeria all’Antica Segheria dove trovo un bel parcheggio grande e soprattutto gratis molto utile quando si decide di andare a camminare e non si sa il tempo di percorrenza dell’itinerario.
Mi avvio direzione sud dove attraverso la strada davanti alla sede del comune quindi mi addentro per le stradine fino ad arrivare in Piazza del Fontanone. La location è davvero suggestiva. Sopra la piazza si trova la chiesa e per raggiungerla c’è la strada o due scalinate per arrivarci. Tra le due scalinate c’è una zona che sembra un anfiteatro con delle seggioline come un teatro, che spettacolo.
Salgo a lato lungo la lunga scalinata poi costeggio la chiesa e mi ritrovo sulla strada che conduce in Val Genova dove si trovano le cascate del Nardis. Cammino lungo la strada asfaltata per circa 500 metri quindi trovo il cartello per il castagneto.
Cammino tra i castagni e quindi alla fine del percorso giro a destra e mi ritrovo su una strada lastricata. Noto subito un capitello, una delle stazioni della Via Crucis. Sono nel bosco e sono accolto dal silenzio sento solo le foglie cadere degli alberi, che bello. Pochi minuti di cammino in leggera salita e dietro una curva noto a sinistra la chiesa di Santo Stefano a Carisolo.
Mi dirigo verso l’ingresso dove trovo una fontana e scatto subito una foto. La chiesa è arroccata su una rupe granitica, facile visto che la Val Genova è tutto un blocco di granito!!! Entro dal cancello e attraverso un cimitero tenuto come un gioiello, salgo le scale e sono alla chiesa.
Mi fermo per ammirare gli affreschi lungo le pareti, pitture fatte da Simone Baschenis che, con la sua Danza Macabra, ha immortalato la morte che ammonisce chi è ancora vivo e i sette peccati capitali. Sono colpito dalle pitture e dalla ricchezza di particolari. Scatto alcune foto ma non rendono come vederle dal vivo.
Avevo letto alcuni articoli riguardanti la chiesa e mi aveva colpito il grande affresco di Carlo Magno. La prima testimonianza della chiesa risale al 1244 e le decorazioni ebbero inizio nel 1461, quindi fu ampliata nel 1530. Aggiro la chiesa e mi fermo lungo il muro per ammirare il panorama della valle.
Salgo una ripida scala fatta di grandini di granito e arrivo su una roccia granitica a lato della chiesa dove trovo tre croci di legno, a simboleggiare il golgota. Scendo attraverso il cimitero e scendo lungo la strada fatta all’andata e proseguo fino alla fine della strada. Giro a sinistra e cammino immerso tra bellissime case fino ad entrare in paese. Cammino lungo le vie fino a raggiungere la strada principale che attraverso e sono al punto di partenza.
Mappa e traccia GPS:
Last modified: Settembre 18, 2019