Giro dello Stelvio

Il passo dello Stelvio è una salita mitica, di quelle che bisogna fare almeno una volta nella vita. Cima Coppi di diversi giri d’Italia e punto di passaggio di alcune granfondo presenti sul territorio italiano. Vi porto alla scoperta del giro dello Stelvio con la salita dal versante altoatesino e il rientra transitando dalla Svizzera.

Itinerario

Parto da Prato allo Stelvio in Val Venosta e quindi sono in Alto Adige. Il punto di partenza è semplice da raggiungere. Si prende l’autostrada A22 Brennero Modena e si esce a Bolzano Sud quindi si seguono le indicazioni per Merano e quindi per il Passo dello Stelvio ben segnalato lungo il percorso. Si percorre quasi l’intera Valle Venosta,  verdeggiante valle ricca di meleti e di paesi molto carini e caratteristici.

Sono a Prato allo Stelvio, parcheggio la macchina all’inizio del paese dove trovo un parcheggio gratis ed anche una fontana dove riempio la borraccia. Mi preparo e quindi dopo aver acceso il GPS mi avvio. Conosco la salita perché penso di averla fatta una ventina di volte da quando ho iniziato ad andare in bicicletta circa 20 anni fa.

Inizia la salita

Esco dal paese e i primi km percorsi sono in leggera salita, attraverso l’abitato di Gomagoi e quindi arrivo a Trafoi. Mi fermo a prendere un caffè nell’hotel di Gustav Thöni grande sciatore degli anni 70. Riprendo la salita. I primi tornanti sono nel bosco e la pendenza è regolare, difatti salgo tranquillo e beato. Ad ogni singolo tornante c’è un cartello che indica il numero calante dei tornanti….

Esco dal bosco e inizio a vedere davanti ai miei occhi la meta della giornata. La strada è abbastanza larga e appena asfaltata. Pedalo con calma un rapporto agile che mi permette di “salvare” la gamba. Tratti rettilinei e curve a gomito sono la caratteristica di questa salita, una salita da mito.

Proseguo guardando sempre la meta della pedalata, e noto a destra le indicazioni per un ristorante. mi fermo a bordo strada per bere un goccio di acqua e scattare alcune foto. Non mi mancano tanti tornanti difatti in poco tempo sono al passo e come sempre sono contento. Sono a 2.760 metri di quota.

Al passo dello Stelvio

Scatto la classica foto al cartello e quindi mi dirigo verso la stele in ricordo di Fausto Coppi che si trova dietro la banca. Bevo il secondo caffè di giornata quindi mi vesto per affrontare la discesa. Indosso la mantellina e m’infilo i guanti leggeri sono sempre a 2.760 metri.

Inizio la discesa bella con curve e controcurve ma sopratutto con un panorama da favola, Mi fermo per scattare alcune foto quindi risalgo in bici. Arrivo ad un bivio in corrispondenza di un gruppo di case dove giro a destra verso la Svizzera, mentre a sinistra si va in Valtellina esattamente a Bormio.

Si scende in Svizzera

Breve salita e sono al Passo dell’Umbrail o Giogo di Santa Maria, un valico alpino che si trova al confine tra l’Italia e la Svizzera. Attraverso la dogana non presidiata e inizio la discesa.  Discesa che adoro. Bellissimo scenario e una strada  italo-svizzero. Attraverso la dogana non presidiata e continuo la discesa tra tornanti ben disegnati e tratti rettilinei. Sono immerso in una stretta valle con pareti verticali, prati verdi e tante mucche al pascolo.

Affronto un tratto rettilineo quindi inizia per me il più bel tratto di discesa con curve e controcurve strette nel bosco. Una vera figata. Scendo bene a destra e prestando attenzione alle macchine e alle moto che salgono.

Vedo le prime case, sono a Santa Maria Val Müstair in Svizzera. Alla fine della discesa, giro a destra direzione Merano come indica il cartello stradale. Attraverso la cittadina quindi pedalo in leggera discesa e attraverso altri piccoli paesini molto carini e ben ordinati. La valle è a V ed è verdeggiante e ben curata.

Attraverso il paese di Müstair e subito dopo sono alla dogana dove il doganiere non mi ferma. Subito dopo la dogana mi fermo per togliermi la mantella e i guanti. Scendendo aumenta il caldo e quindi preferisco spogliarmi.

Sono in Italia e pedalo lungo la SS 41 direzione Glorenza. Scendo con attenzione mantenendomi bene a destra  fino al cartello che indica a destra per Prato allo Stelvio. Sono a poche centinaia di metri dalla cittadina di Glorenza che merita di esser visitata. Manca poco all’arrivo un lungo tratto in leggera discesa quindi un breve strappo e sono alla rotonda dove ho parcheggiato.

Bellissimo giro come sempre, lo Stelvio merita.

Dati:

Lunghezza: Km 58

Dislivello: 1900 m

Altezza massima: 2760 m

Note: per raggiungere lo Stelvio ci sono 3 versanti: da Prato allo Stelvio, da Bormio e dalla Svizzera da Santa Maria in Müstair. Munitevi di un documento di identità passando dall’Italia alla Svizzera.

Mappa e traccia GPS:

Last modified: Febbraio 11, 2020