Cosa vedere a Limone sul Garda

Limone sul Garda è un piccolo comune della provincia di Brescia e si trova affacciato sul lago di Garda. Per raggiungerlo si percorre la strada Gardesana, stretta e spettacolare per il panorama. Lungo la gardesana, prima di giungere a Limone sul Garda, scendendo dal Garda Trentino, si trova la ciclo pedonale molto famosa perchè a sbalzo sul lago.

Fino al 1932 Limone era isolata e raggiungibile solo via acqua o attraverso un’impervia stradina di montagna. L’apertura della strada Gardesana la cittadina è passata dall’attività della pesca e dell’agricoltura al turismo soprattutto proveniente dal nord Europa.

Origine del nome Limone

Il suo nome viene associato al frutto, al limone. Associazione giusta perchè questo paese è il più settentrionale al mondo dove si possono coltivare agrumi. Questo è possibile grazie al particolare clima di cui gode la cittadina che si specchia sul lago di Garda.

Sembra che il nome non derivi dal frutto, il limone, ma dalla parola latina “limen”, ovvero confine. In passato Limone sul Garda segnava il confine tra le terre di Brescia e quelle di Trento. Ai giorni d’oggi Limone sul Garda è l’ultimo comune lombardo prima di Riva del Garda che è già in Trentino Alto Adige.

Lungolago Guglielmo Marconi

Dal parcheggio situato subito fuori il centro abitato si percorre il lungolago Guglielmo Marconi. Bello camminare a pochi metri dal lago di Garda, il più grande lago d’Italia. Si trovano vari negozi, ristoranti e nella piccola piazza l’ufficio della Pro Loco locale e il Museo del Turismo.

Museo del Turismo

Il museo è stato inaugurato nel 20111. Al suo interno raccoglie tutto ciò che testimonia per primo la storia del borgo, da borgo di pescatori a coltivatori di limoni, fino al novecento quando arriva nel dopoguerra il boom del turismo, e di come questo abbia cambiato la vita e la storia del borgo, da piccolo e povero, da borgo a paese, pieno di turisti, pieno di negozi, locali e strutture alberghiere.  All’interno anche una sezione per San Daniele Comboni, un missionario e vescovo cattolico italiano, fondatore degli istituti dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù e delle Pie Madri della Nigrizia. Da notare anche una sezione sulla scoperta dell’Apoliproteina A1-Milano, mutazione genetica benefica che previene infarto e malattie cardiovascolari, scoperta nel sangue di alcuni abitanti di Limone sul Garda.

Il Porto Vecchio di Limone sul Garda

Camminando lungo la via di Limone dopo il Museo del Turismo si arriva in Piazza Garibaldi. Un balcone sul lago di Garda dove si trova anche una fontana molto scenica. Bellissimo posto.

Proseguo sempre camminando lungo la stretta via Porto e arrivo al piccolo Porto Vecchio. Uno degli scorci più caratteristici di Limone sul Garda. Mi fermo sulla panchina per ammirare il lago.

Chiesa di San Rocco

Proseguendo dopo il Porto Vecchio seguendo un viottolo in salita direzione nord di Limone sulla sinistra si trova la chiesa di San Rocco del XVI secolo. Venne costruita come ringraziamento al santo per la scampata pestilenza. Venne bombardata come tutto il paese di Limone durante le prima guerra mondiale dagli austriaci. Il restauro portò alla scoperta degli affreschi del 500. E’ uno dei più bei posti di Limone sul Garda, un terrazzino con un bellissimo balcone sulla cittadina.

Le limonaie di Limone sul Garda

Arrivare a Limone è immergersi nelle piane di limoni che sono ovunque, anche nello stemma della città. Le limonaie si trovano soprattutto ai piedi della Cima della Mughera. 

La più rinomata è la Limonaia del Castel, che si trova in centro paese. E’ visitabile a pagamento e merita la visita. E’ stata costruita ai primi del settecento e ha una superficie di circa 1.600 mq. Mantiene la sua struttura originaria contraddistinta dai pilastri e dalla colonnine in pietra addossate alla roccia. Le colonne hanno la funzione di proteggere le piante di limone, molto delicate, dai venti gelidi del nord. Le limonaie sono delle serre, vengono collocate delle travi di legno e aperte sui 3 lati permettono l’ingresso dei raggi solari e la giusta ventilazione oltre ad un riparo.

Il poeta tedesco Goethe nel suo viaggio in Italia nel 1786, passando da Limone in barca restò a bocca aperta ed estasiato decantò: “La mattina era stupenda benché nuvolosa, ma all’alba tranquilla. Passammo davanti a Limone i cui giardini disposti a terrazze e piantati di limoni, hanno un ricco e bell’aspetto. Il giardino è costituito da file di bianchi pilastri quadrati, che stanno ad una certa distanza l’uno dall’altro e si spingono su per la montagna ad uso di gradinata. Sopra tali pilastri sono poste delle forti travi per coprire le piante durante l’inverno. L’osservazione e la contemplazione di tali piacevoli oggetti fu favorita dalla lenta navigazione…”.

Chiesa di San Benedetto

Tra le strette vie di Limone sul Garda si trova la chiesa di San Benedetto. E’ stata costruita nel 1691 da Andrea Pernis, di Como, ampliando una precedente chiesetta romanica, che sembra risalire a prima del secolo XI. Al suo interno vi sono custoditi capolavori artistici a partire dagli inizi del ‘500. Da notare i 5 altari in marmo: Altare Maggiore, Altare del S.S.Sacramento, Altare del S.Rosario, Altare di S.Antonio da Padova e Altare del Crocifisso. Nella chiesa fu battezzato il grande missionario, vescovo, San Daniele Comboni.

Museo dei pescatori

Appena fuori il centro abitato di Limone, nella limonaia di Villa Borghi, si trova il museo dei pescatori. L’apertura della strada Gardesana con il conseguente avvento del turismo cambiò anche l’attività della pesca che fu gradatamente abbandonata. All’intero si trova una tipica imbarcazione da pesca sul lago, vari attrezzi e le schede sui pesci che abitano il lago. Interessante le ricette di piatti tipici di pesce di lago.

Centro Comboniano del “Tesöl”

Il centro Comboniano si trova in località “Tesöl”. E’ sopra limone sotto la montagna. Limone diede i natali a Daniele Comboni (15 marzo 1831) il missionario fondatore degli Istituti Comboniani. Qui potete visitare la casa natale, la sua vita e visitare il Piccolo Museo e la Cappella dei Missionari Comboniani.

Last modified: Febbraio 19, 2020