Monte Velo in bici da corsa

Il Monte Velo in bici da corsa, la salita di casa per quelli che abitano ad Arco di Trento nel Garda Trentino. Un giro ad anello con la salita del Monte Velo quindi una bella discesa e rientro in ciclabile fino a Torbole per poi sempre in ciclabile rientrare ad Arco.

Percorso

Parto da Arco, dove abito dal parcheggio che si trova al ponte di Arco. Attraverso il ponte quindi tengo la destra direzione Autostrada del Brennero e Rovereto. La strada è assai trafficata, quindi mi tengo bene a destra. Arrivo al dosso dissuasore sulla strada e giro a sinistra nella piccola frazione di Caneve. Giro a destra e vado sempre diritto. M’immetto su via Rovero. Allo stop giro a sinistra. Se andate a destra si trova un supermercato e anche la banca.. Giro a sinistra e sulla curva trovo un bar. Prima di iniziare la vera salita trovo la fontana, mi fermo per riempire la borraccia. Qui trovo un cartello che spiega la salita con l’altimetria in dettaglio, divisa km per km. Lungo la salita si trovano ad ogni km il successivo km con il dislivello e la percentuale media….mah…..

La salita di casa penso di aver perso il conto delle volte che l’ho fatta in bici da corsa e con qualsiasi bicicletta che ho avuto. Dopo aver preso l’acqua inizia la salita. Un lungo rettilineo poi curva e altro rettilineo e quindi l’unico tratto ripido, una rampa al 15%. Sono sulla SP48 e anche nella località Gazzi del comune di Arco di Trento.

Verso la località Salve Regina

Dopo questo tratto ripido la strada sale con pendenza costante e pedalo tra case molto belle con vista sul lago di Garda. Direi ottima vista. Le case si diradano e arrivo all’ultima casa dove inizio a pedalare nel bosco. Curve e tratti rettilinei mi fanno acquistare quota e così senza fretta arrivo in località Salve Regina. Alla mia destra una casa e a sinistra una piccola cappella. A lato della cappella vicino al tavolino trovo una fontanella. Mi fermo solo per scattare una foto al lago e al panorama, anche se è sempre il solito adoro questa vista. Qui, volendo si può salire a sinistra fino all’eremo di San Giacomo che si vede ad est dell’abito di Arco a metà montagna.

Attacco la scarpetta al pedale e riparto. Ora mi attendo il tratto più noioso, io adoro le strade con tante curve, qui invece mi aspettano 4 lunghi interlinei con altrettante curve. Ogni tanto attraverso il bosco riesco a vedere la mia “busa” termine usato per identificare la zona del Garda Trentino, sembra una buca attorniata dalle montagne. Arrivo all’ultimo rettilineo, nel bosco fitto, la strada spiana, curva a sinistra e alla mia destra una piccola casa. Il più è fatto. Proseguo sulla SP48 direzione passo Santa Barbara dove finisce la salita.

Velo e quindi il passo Santa Barbara

Pedalo e trovo alcune case sparse, quindi curva a destra e breve tratto pianeggiante, per poi cambiare rapporto, mettere quello più agile e salire. Sono in località Velo zona assai frequentata dalle persone di Bolognano con seconde case per l’estate. Salgo nel bosco e tra curve e controcurve esco e mi trovo a pedalare tra i campi. Manca poco, ultime pedalate. Sono immerso nei campi coltivati ad ortaggi, sono in Valle di Gresta, famosa per la coltivazione di prodotti biologici, ecco perchè la valle viene detta l’orto biologico del Trentino.

Sono al passo di Santa Barbara, alla fine di questa bellissima e dura salita, questa è la cima coppi del giro del Monte Velo in bici da corsa, detto anche il giro del Velo per i Trentini. Mi fermo per una foto e per riempire la borraccia di acqua fresca. Acqua che sgorga così fredda che ad ogni sorso i denti gridano vendetta. Mi metto la ventina e mi preparo per la discesa.

Inizia la discesa

Inizio la discesa, che adoro. Lunghi tratti rettilinei e tornanti ben torniti. Sono immerso tra i campi coltivati e in base alla raccolta l’aria profuma dell’ortaggio. La vista sulla valle è spettacolare. Sotto di me l’abitato di Ronzo. Sono alla fine della strada, giro a destra direzione Mori. Mi godo ogni singolo km di discesa. Attraverso alcuni paesi e pur amando la discesa mi mantengo bene a destra e con velocità moderata, di pelle ne ho solo una.

Sono alla fine della discesa, sono alla rotonda a Loppio. Giro a destra e dopo 20 metri alla mia destra trovo la ciclabile. Che bello ora pedalo tranquillo e rilassato senza tanto stress. La ciclabile è pianeggiante e costeggia l’alveo dell’ex lago di Loppio, prosciugato anni fa quando è stata creata la galleria Adige-Garda. Dopo un lungo tratto pianeggiante inizia la salita, breve ma con un tratto ripido che porta al passo San Giovanni, il più basso passo d’Italia, 287 metri di quota.

Nago, la planata su Torbole sul Garda e il rientro ad Arco

Ora è tutta discesa seguo i cartelli e le frecce sull’asfalto e in pochi minuti sono a Nago, qui seguo le frecce e mi trovo sulla Nago Vecchia direzione Torbole sul Garda. Scendo e la strada sembra finisca nel lago ed è questo uno dei punti più belli per fare una foto al lago. Arrivo nel centro di Torbole dove ora m’immetto sulla strada Gardesana direzione Riva del Garda. Dopo il ponte sul fiume Sarca, mi fermo al bar Mecki per scambiare due chiacchiere con Lucio e Rinaldo quindi vado al negozio a salutare Ivan.

Bevo il mio solito caffè e quindi risalgo in bici ora direzione Arco. La ciclabile costeggia il fiume Sarca che nasce in Adamello e sfocia nel lago di Garda. Pedalo rilassato manca poco all’arrivo. Come sempre guardo il fiume e il castello di Arco che vedo all’orizzonte.  Arrivo ad Arco nella zona del campo sportivo, seguo i cartelli e con un bellissimo tratto a sbalzo sul fiume Sarca arrivo al ponte. Attraverso e sono al punto di partenza del giro del Monte Velo in bici da corsa.

Mappa e traccia GPS del Monte Velo in bici da corsa

 

Last modified: Aprile 26, 2020