Il Sella Ronda

Il Sella Ronda è un giro da fare almeno in volta nella vita di un ciclista. La bellezza di percorrere 4 passi dolomitici quali il Passo Gardena, Passo Sella, Passo Pordoi e il Passo Campolongo.

Da dove si parte?

Si può partire da qualsiasi punto io parto sempre da Corvara in Val Badia. Per raggiungere il punto di partenza percorro l’autostrada A22 Brennero Modena quindi esco a Bolzano Nord e prendo la strada statale direzione Brennero. Arrivo a Ponte Gardena dove giro a destra direzione Val Gardena. Percorro tutta la valle quindi in località Plan de Gralba giro a sinistra. Salgo al passo Gardena quindi scendo e arrivo a Corvara punto di partenza.

Percorso

Parcheggio a Corvara al solito posto, a pagamento purtroppo. Mi preparo quindi parto per affrontare il Sella Ronda. Il primo passo che affronto è il Passo Gardena. Dopo pochi colpi di pedale a sinistra in un prato noto una bici di legno, mi fermo e scatto una foto. La bici, anzi la maxi bici si trova ai piedi del Sassongher ed è alta 2,5 metri con base di 4 ed è stata realizzata dall”artista Hubert Adang, di Badia come regalo da parte della Maratona dles Dolomites, la regina delle granfondo.

Riprendo la salita attraverso la frazione di Colfosco e ammirando le montagne e il panorama salgo con tranquillità. Adoro questo versante del passo perché non lo trovo impegnativo. Tra tornanti e tratti rettilinei arrivo al passo. Foto di rito al cartello, al panorama circostante quindi mi metto la mantellina, i guanti lunghi e scendo. Fino a questo punto ho percorso, dalla macchina circa 10 km e sono a 2.121 metri di quota di questo Sella Ronda.

Secondo passo:

La discesa è molto bella soprattutto il primo tratto con delle belle curve quindi affronto un tratto rettilineo in leggera salita che spezza la discesa. Riprendo a scendere tra prati verdi e il bosco sempre con attenzione e con prudenza. Alla mia destra noto l’Hotel Chalet Gerard – The mountain lodge e mi fermo per un caffè. La location è spettacolare, da favola, peccato che mi fermo solo per un caffè.

Riprendo la discesa ancora per poco perché sono al bivio dove giro a sinistra direzione passo Sella. Mi fermo mi tolgo la mantellina e i guanti quindi riparto. Il primo tratto sono nel bosco poi esco alla scoperto e il sole mi scalda per bene. La salita non è lunga circa 5,3 km. Salgo con il mio passo tranquillo e beato e per di più senza far fatica. Mi annoio solo nel lungo tratto rettilineo ma mi fanno compagnia i fischi delle marmotte….che bello.

Lungo la salita noto a destra l’hotel Passo Sella Dolomiti Mountain Resort e all’ingresso sul prato una moto di legno e subito dietro una chiesetta molto bella. Non mi fermo manca poco al passo. Sono al Passo Sella, il secondo passo della giornata e del Sella Ronda. Sono a 2.240 metri. E’ una bellissima giornata, mi fermo a scattare alcune foto e penso alle volte che è transitato il giro sul Sella che bello spettacolo.

Mi rimetto per la seconda volta la mantellina e i guanti e inizio la discesa. L’adoro questa discesa mi piace tanto perché è un continuo curve e controcurve e tratti rettilinei. Amo soprattutto i tornanti dove riesco a guidare bene la bici così da impostare bei tornanti, il tutto con sicurezza e prudenza, sempre. Il panorama è la componente che rende questo giro sempre bellissimo. Verso la fine della discesa lungo un tratto pianeggiante a sinistra trovo il ristorante Pian Schiavaneis dove mi fermo a prendere un caffè e ne approfitto per spogliarmi.

Terzo passo:

Risalgo in bici percorro circa 600 metri e sono allo stop dove giro a sinistra e inizio il passo Pordoi altra leggenda del ciclismo. Mi aspettano circa 6,4 km di salita. Una salita che amo particolarmente perché è bella varia e non mi stufo. La prima parte è nel bosco poi mentre salgo con il mio passo, piano piano, il bosco si dirada e lascia spazio ai prati. Non ci sono tante macchine quindi nei momenti di silenzio posso ascoltare i fischi delle marmotte e del gracchio alpino che gironzola in cielo. Lungo la salita trovo alcune attività alberghiere ma non mi fermo la mia tappa fissa è al Bar Funivia proprio accanto alla funivia Sass Pordoi che arriva al Sass Pordoi a 2948 m di quota, esperienza da fare almeno una volta.

Sono al passo Pordoi a  2239 m di quota, mi fermo a prendere il caffè quindi mi vesto per l’ennesima volta. Verso il cartello del passo che si trova dopo il bar mi fermo a scattare una foto al monumento che ricorda le leggendarie imprese del grande Fausto Coppi. Per ben 13 volte il passo Pordoi è stata la cima Coppi, ovvero il passaggio più alto nella corsa rosa.  Alcune decine di metri dopo il cartello tanto fotografato sulla destra trovo il monumento al Giro d’Italia dedicato al passo, altra foto e inizio la discesa.

La strada è lunga circa 10 km; per alcuni km scendo tra i verdi prati con le mucche che mi fanno compagnia e vedo in fondo alla valle Arabba il punto di arrivo della discesa. In fretta affronto i tanti tornanti alcuni davvero stretti, altri larghi. Scendo con prudenza e in alcuni minuti arrivo alle prime attività alberghiere e le prime case di Arabba. Sono passato dal Trentino al Veneto.

Quarto passo

Sono ad Arabba, ora mi manca l’ultima salita del Sella Ronda: solo 5 km di salita. Tolgo la mantellina e i guanti quindi risalgo in bici e alla rotonda seguo i cartelli per il passo Campolongo. Esco dall’abitato e mi trovo a pedalare su una bella strada larga e attraverso la frazione di Varda. Conto i tornati quando sono al 4 sono quasi arrivato. Vedo alla mia destra il primo hotel ed il primo cartello del passo Campolongo a 1875 metri di quota. Non so come mai ma ci sono due cartelli quindi proseguo e faccio la foto al secondo ricoperto di adesivi.

Mi fermo scatto la classica foto mi rivesto e inizio la discesa. Alcune centinaia di metri e sono in Alto Adige, esattamente in Val Badia. La strada è bella larga molto pedalabile fino al campo da golf dove inizia una serie di curve verso Corvara. Mi fermo prima di un tornante dove trovo una bellissima scultura di legno con scritto Corvara con sfondo le montagne.

Risalgo in bici, manca poco alla fine della mia pedalata. Attraverso il centro di Corvara e sono alla macchina. Mi tolgo la ventina e i guanti, spengo il GPS e mi fermo a pensare alla bella pedalata.

Mappa e traccia GPS:

 

Last modified: Dicembre 23, 2019