Il giro di Affi

Il giro di Affi è un classico che tutti ciclo amatori sono soliti fare. Si costeggia il lago quindi si sale fino all’abitato di Affi per poi prendere la ciclabile che da Verona conduce al passo del Brennero.

Percorso:

Parto in bici da Torbole sul Garda esattamente dal bar Mecki. Dopo solito caffè saluto Rinaldo e Ivan e mi metto sulla strada principale direzione Torbole. Alla rotonda gira a destra, attraverso il centro cittadino. Pedalo rilassato sulla gardesana orientale a pochi metri dal lago di Garda, il più grande lago d’Italia. Prima della prima galleria mi fermo per indossare le bretelle catarifrangenti e accendere le luci anteriori e posteriori.

Scendo e mi ritrovo in breve tempo e in località Tempesta ultima località in Trentino. Conosco la strada memoria ma ogni volta che la percorro rimango sempre affascinato di poter pedalare lungo il lago. Termino le gallerie mi ferma mi tolgo il giubbetto catarifrangente e spengo solo la luce interiore, la posteriore la lascio per farmi vedere dalle macchine.

Arrivo a Navene frazione del comune di Malcesine, in Veneto. Proseguo e , davanti ai miei occhi, vedo il castello di Malcesine. Alle due rotonde vado sempre diritto attraverso la bellissima cittadina che si affaccia sul lago e proseguo la mia pedalata.

Rimango sempre sulla strada principale e tranquillamente senza nessun problema attraverso una serie di piccoli paesini fino ad arrivare a Torri del Benaco. Dopo il semaforo giro a destra. Mi fermo nella piccola e graziosa piazzetta di torri del Benaco dove prendo un caffè. Adoro il giro di Affi.

Giro di boa

Mi immettono sulla strada e proseguo direzione Garda. Dopo un tratto rettilineo la strada sale con una pendenza costante. Alla mia destra ho una vista davvero spettacolare su punta San Vigilio. Ora scendo e arrivo nella bellissima cittadina di Garda che si affaccia sull’omonimo lago. Mi fermo per scattare alcune foto al lago che anche se conosco bene.

Alla prima rotonda giro a destra. La strada sale leggermente con pendenza costante, ma pedalo tranquillo e beato. Alla successiva rotonda vado sempre diritto la pendenza si alza, cambio rapporto e continuo a pedalare. Adoro pedalare….

Arrivo alla fine della salita e scendo per poco quindi giro a destra, sono a Costermano sul Garda. Sono sulla SP9 abbastanza trafficata rimango bene a destra e in pochi minuti, per fortuna arrivo ad Albarè dove alla rotonda giro a sinistra. Il traffico è diminuito e posso tirare il fiato.

Lungo l’Adige

Sono immerso nella campagna tra vigneti e campi coltivati a foraggio. Alla fine della strada attraverso la SP 29. La strada sale leggermente quindi scendo fino alla rotonda dove vado diritto. Passo sopra l’autostrada A22 Brennero Modena e in fretta sono a Rivoli Veronese. Prima di entrare in paese noto a destra i cartelli della pista ciclabile. A questo punto sono a metà del percorso del giro di Affi.

Alla mia destra noto un forte, il forte Wohlgemuth costruito tra il 1850 e il 1851 sulla collina di Monte Castello. Proteggeva le strade che da Affi passavano per Rivoli e collegavano il lago di Garda al fiume Adige.

Super un nucleo di case e quindi sono in ciclabile, che spettacolo. La ciclabile è larga e con asfalto ben disteso. Inizia una bella discesa con curve e controcurve e trovo un bellissimo punto panoramico.

Mi fermo per ammirare la valle dell’Adige che prende il nome dall’omonimo fiume che vi scorre. Fiume Adige che nasce vicino al lago di Resia in Alto Adige e sfocia nel Mare Adriatico, esattamente a Rosolina mare.

La ciclabile è quasi completamente pianeggiante e ben segnalata. Costeggio il fiume quindi mi ritrovo a pedalare tra vigneti a perdita d’occhio. Ogni tanto costeggio l’autostrada e quando sono all’altezza di Avio mi fermo al bici grill. Luogo ideale per una sosta per mangiare qualcosa e rilassarsi. Mi fermo, prendo il mio solito caffè e leggo il giornale.

Alla mia sinistra sopra l’abitato vedo il castello di Avio, uno dei più noti e antichi monumenti del Trentino. Vi consiglio una bella camminata fino al castello e fare la visita al castello per fare uno stupendo viaggio nella storia.

Ancora pianura e sono ancora in ciclabile, direi la situazione ideale per pedalare in tranquillità. Incontro tanta gente lungo la ciclabile tanti che provengono da Nord, dal Brennero direzione probabile Verona la città dell’amore la città di Romeo e Giulietta.

Verso il lago di Garda

Vigneti a perdita d’occhio, una delle peculiarità del Trentino, il vino.. Costeggio l’autostrada A22 quindi seguo sempre i cartelli ciclabili direzione lago di Garda. Mi stacco dall’asse del fiume Adige e mi dirigo verso la città di Mori. Attraverso il centro cittadino quindi pedalo sempre sulla pista ciclabile nella stretta valletta direzione Loppio.

Costeggio l’ex lago di Loppio quindi inizia una breve salita con bella pendenza e sono al passo San Giovanni, la cima coppi del giro di Affi. Ora è tutta discesa la prima parte nelle campagne quindi arrivo a Nago. Pedalo lungo le strette vie quindi prendo la strada chiamata “Nago vecchia” direzione Torbole sul Garda. La strada è in forte discesa e il panorama è da urlo…una vista davvero unica sul lago di Garda….wowww….

Arrivo alla fine della discesa e sono nella piccola piazzetta Goethe. M’immetto sulla strada e giro a destra, attraverso Torbole e alla rotonda svolto a sinistra direzione Riva del Garda. Dopo il ponte sul fiume Sarca a destra trovo il bar Mecki punto di partenza e di arrivo.

Mappa e traccia GPS:

Last modified: Settembre 26, 2019