Passo Gavia

Il passo Gavia è uno tra i più bei passi alpini da percorrere in bici, spettacolare.

Percorso

Parto con alcuni amici da Ponte di Legno in Lombardia. Sono alla fine della Val Camonica in provincia di Brescia. Dalla partenza i km da affrontare sono 17,8 con un dislivello di 1.363 metri. Il passo Gavia si trova a 2621 metri, una bella quota.

Ho parcheggiato la macchina prima del centro abitato di Ponte di Legno scendendo dal passo del Tonale, sulla sinistra. Mi vesto, tolgo la bici dalla macchina e aggancio il GPS al manubrio.

Esco dal parcheggio e giro a destra, la strada sale sono sulla strada che porta al passo del Tonale che divide la Lombardia dal Trentino. Pedalo con calma per un breve tratto quindi noto a destra le indicazioni per il passo Gavia, meta della pedalata di oggi.

La strada scende e mi trovo un tratto pianeggiante, quindi la strada sale con pendenza costante. Mi godo il panorama circostante, e sono in estasi, adoro questi posti. La strada sale con pendenza costante quindi un paio di tornanti dove la pendenza aumenta e quindi cambio rapporto.

Sul lato sinistro della strada trovo un’area di sosta con una fontana, momento giusto per una pausa e per riempire la borraccia. Proseguo la mia pedalata e mi trovo nella frazione di Sant’Apollonia.

Inizia la vera salita al passo Gavia

Dopo il cartello e le poche case la strada che fino a questo punto è larga e ben curata si restringe ad una sola carreggiata e il manto stradale è grezzo. Cambio rapporto e salgo, la pendenza si fa sentire, affronto alcuni tornanti e tratti rettilinei nel bosco e quì trovo il tratto con la massima pendenza di tutta la salita, il 16%.

Esco dal bosco e magicamente posso ammirare il panorama circostante. La strada prosegue con pendenza costante. Salgo senza fretta godendomi ogni singolo km di questa bella salita al passo Gavia. Scalo altri tornanti quindi affronto un tratto privo di curve che taglia il versante della montagna. Non mi sembra di far fatica anche se si sale di quota.

Manca poco, conosco la salita e so anche che quando sono alla galleria non mancano tanti chilometri. Accendo la luce anteriore, quella posteriore e indosso anche le bretelle catarifrangenti. La galleria è priva di illuminazione anche se ai lati della carreggiata ci sono delle piccole luci ma ininfluenti. La galleria è in salita e si fa sentire e non si vede la fine perchè è leggermente curvata.

Esco dalla galleria, proseguo e sulla sinistra oltre il parapetto ecco il lago Nero, che spettacolo. Manca davvero poco, affronto gli ultimi 3 tornanti dove la pendenza sfiora il 15%. Dopo questi tornanti la strada diventa più dolce e senza nemmeno accorgermene arrivo al passo.

Mi fermo per scattare la solita foto al cartello e a destra la casa d’alta montagna di una parrocchia di Milano mentre, a sinistra, c’è il Rifugio Bonetta. Entro al rifugio per un caffè. Esco, mi vesto e scendo per tornare alla macchina.

Note:

Una bella salita, storica e mitica, da non sottovalutare. Il passo Gavia non è una passeggiata, bisogna affrontarlo con testa e sapersi gestire. Portatevi luci anteriori e posteriori oltre alle bretelle.

Mappa e traccia GPS:

Last modified: Febbraio 10, 2020