Menador

Menador, una bella salita. 9.5 km con un dislivello di 763 m. Ci troviamo in Trentino esattamente in Valsugana.

Percorso

Parto da Caldonazzo, cittadina che si trova  nelle vicinanze del lago di Caldonazzo. Attraverso il centro cittadino e quindi seguo la traccia GPS che mi sono creato a video nei giorni precedenti. Lo so è impossibile perdersi seguendo i cartelli ma ogni volta che esco mi creo una traccia che poi seguo sempre.

Seguo i cartelli per la località Lochere quindi trovo il cartello con direzione Monterovere e Altipiani Lavarone Luserna e Asiago. Sono al bivio, giro a destra. Inizia quì la mia salita.

Sono sulla SP133 e trovo subito il cartello che indica le salite del Trentino. I chilometri da affrontare sono 9.5 con una pendenza media dell’8%.

Alla mia sinistra un cartello che mi dice che sono nella pineta del Rio ed esattamente nel comune di Caldonazzo. Proseguo la mia pedalata. Attraverso un ponte e noto subito un cartello con indicato pendenza del 15%, ah però.

Non mi scoraggio, anzi adoro la salita e continuo. Non mi agito per il cartello anzi tra me e me dico wowww che figata. Ho la strada libera non c’è nessuno lungo il percorso. Sono nel bosco e complice l’aria fresca del mattino salgo e arrivo alla fine della strada.

Giro a destra e…. ecco il Menador

Allo stop giro a destra direzione Monterovere. Trovo una sbarra ed un cartello che vieta il transito ai veicoli più larghi o più alti di 2,5 metri.

La strada scorre sotto i copertoncini, guardo i cartelli a lato strada che indicano i prossimi chilometri, e la pendenza media. Non mi faccio impressionare anzi. Scatto una foto solo per poi poter scrivere i testi. Sono all’ombra nel bosco, che bello, in una bella giornata di sole come oggi l’ombra aiuta a pedalare.

Ora sono al sole, e si sente che picchia. Mi fermo per bere e alla mia destra ho la Valsugana e il lago di Caldonazzo, sembra un quadro, che bella questo posto per scattare delle foto.

Proseguo tra curve e tratti rettilinei fino a quando noto una rientranza a bordo strada. Mi fermo e trovo un cippo che riporta la scritta Kayserjägerweg.

La salita del Menador è anche detta Kayserjägerweg. La strada era un percorso adibito ad uso militare durante la guerra del 1915-1918. La strada veniva usata per rifornimento delle truppe durante la Grande Guerra. Venne costruita a fine Ottocento dai cacciatori alpini asburgici. Con gli anni divenne una scorciatoia dagli altipiani cimbri all’alta Valsugana.

Spettacolo le gallerie e il panorama sulla valle

Ogni tanto mi si apre una finestra sulla Valsugana, uno spettacolo. Curva a destra e alla mia sinistra un muro di cemento e quindi la prima galleria. Alta e stretta, che spettacolo. Esco e cambia lo scenario, la strada è stretta e costeggia il versante della montagna. Incontro una macchina che scende e per passarci mi avvicino al bordo della strada. L’asfalto non è perfetto ma adoro il fondo stradale vecchio, rovinato, mi fa pensare al ciclismo eroico. Altra galleria e prima di entrare mi fermo a fare una foto alla lapide scritta in tedesco.

Mancano circa 3 km alla fine della salita, non mi sono nemmeno accorto di aver fatto la salita fino a questo punto. La strada si allarga e la pendenza aumenta, aumento anch’io un dente e salgo tranquillo e beato, anzi sono super felice.

Mi fermo ad un tornante, un tornante che ho visto mille volte in foto. Qui si vede la pendenza di quel tratto di strada. Salgo e arrivo al belvedere che si trova all’esterno della curva. Mi fermo scendo dalla bici e faccio una bella foto…..che spettacolo. Da questo punto si ha una bellissima visuale sulla Valsugana.

Attacco la scarpa al pedale, manca poco. Ultimo tratto nel bosco, la pendenza diminuisce e mi trovo alla mia sinistra il cartello delle salite del Trentino.

Woww sono arrivato alla fine di questo bellissima salita, sono come sempre felice e contento.

Mappa e traccia GPS del Menador

Last modified: Luglio 14, 2020