Cascata della Pissavacca

La Cascata della Pissavacca si trova poco lontano dell’abitato di Patone. Un bel giro ad anello con partenza e arrivo a Mori. Percorso che si sviluppa su pista ciclabile, strade secondarie e alcuni tratti a doppia cifra, si raggiunge il 20% di pendenza.

Itinerario

Parto da Mori. Parcheggio davanti al cimitero perchè gratuito e sicuro. M’immetto sulla strada e proseguo per circa 100 metri quindi prendo la strada a destra dopo la fermata dell’autobus. Prendo la ciclabile. Ora sono tranquillo e beato. Seguo il percorso arrivo in località Seghe quindi scendo verso la ciclabile del sole. Alla fine della discesa giro a sinistra. Mi ritrovo sulla ciclabile del Sole direzione Nord.

Rovereto

Pedalo tranquillo e beato in ciclabile. Attraverso il ponte di Ravazzone quindi prendo a costeggiare il fiume Adige, direzione nord. Fiume Adige che nasce in Alto Adige per sfociare nel mare adriatico. Mi stacco dal fiume Adige e costeggio il torrente Leno. Attraverso il Leno con il ponte delle zigherane e proseguo. Ora il torrente è alla mia destra. Dopo il ponte alla mia sinistra. Con calma seguendo il percorso ciclo pedonale arrivo a Rovereto.

Riattraverso il Leno con un ponte ciclo pedonale e sono nella zona del castello di Rovereto. Prendo via della Terra. Arrivo in piazza San Marco dove ammiro l’omonima chiesa e mi soffermo sul leone di San Marco. Rovereto ha una storia legata ai veneziani. Arrivo nella piazza con la fontana e mi fermo al caffè Bontadi per un buon caffè prodotto dalla loro torrefazione. A lato della piazza si trova il museo del caffè, gratuito, merita.

Sant’ Ilario

Risalgo in bici. Vado diritto e giunto in piazza Antonio Rosmini vado diritto. Prendo Corso Bettini. Pedalo sulla ciclabile ricavata a lato della strada. Circa 200 metri e a destra il Mart. Vado diritto quindi e svolto a destra in via Chiocchetti. Seguo la traccia sul Gps e arrivo così in via 13 Settembre.

Svolto a sinistra e alla rotonda vado a destra. Attraverso le strisce e proseguo verso nord. Prendo via Padre Faustino Monti in discesa. Tengo la sinistra. Alla fine della strada giro a destra. Chiamo il semaforo e una volta attraversata la strada prendo la ciclabile a lato strada.

Villa Lagarina e Nogaredo

Seguo il percorso ciclabile ben tracciato a lato strada. Attraverso la SP90 sempre con chiamata semaforica e proseguo ora verso Villa Lagarina. Al semaforo vado diritto e sono a Villa. Pedalo tra i palazzi storici della cittadina fino alla piazzetta. Prendo la stradina a destra e quindi subito a sinistra.

Salgo su fondo lastricato a porfido. Villa Lagarina merita proprio una visita è proprio bella. In cima alla salita giro a sinistra e quindi prendo la strada a sinistra. Pochi colpi di pedale in pianura e sono al cartello di Nogaredo. Allo stop giro a destra. Solitamente vado diritti direzione Brancolino per i vari giri fatti sempre in zona.

Ad ovest di Rovereto Lenzima e Patone

Sasso e Noarna

Salgo tra le case di Nogaredo. Costeggio il municipio e la chiesa principale del paese di San Leonardo. Breve tratto pianeggiante quindi la strada inizia a salire ben decisa. Cambio rapporto e proseguo. Trovo un capitello alla mia sinistra e la strada fa un bel tornante.

Pedalo tranquillo e beato come sempre, amo la salita. Ecco il cartello di Sasso. Mi fermo al successivo tornante per fare una foto alla valle dell’Adige, spettacolare. Entro a Sasso e mi fermo nella piccola piazzetta con la chiesa di San Matteo e trovo una fontana. Giro a destra direzione Noarna.

Sono immerso tra i vigneti e la strada è un serpentone nero che divide i campi. La strada spiana trovo un bel parco giochi e un parcheggio gratuito sotto strada. Sono a Norna. Mi fermo all’inizio del paese dove trovo una bella fontana. Attraverso Noarna e quindi inizio a scendere per arrivare al castel Noarna.  Castel Noarna privato e non visitabile, Mi fermo fuori dal cancello per fare una foto al maniero. Rientro a Norna dalla strada fatta per raggiungere il maniero. Nella via principale, Via Dante, noto una fontana alla mia destra. Pochi metri e giro a destra direzione cascata della Pissavacca.

Cascata della Pissavacca

La strada sale subito decisa. Sono immerso tra i campi. Un bel tornate a destra e ritrovo dei vigneti e trovo delle abitazioni. Proseguo e la strada spiana, prendo fiato. Un paio di tornanti e proseguo la salita. La strada è poco trafficata. L’asfalto non è perfetto. Ecco il cartello, sono a Patone.

Subito dopo il cartello la strada giro a destra. Primo tratto pianeggiante. Sono nuovamente immerso tra i vigneti. Breve discesa quindi riprendo a salire. Curva a sinistra e ora un tratto micidiale. La pendenza varia dal 18 al 20%. Sono alla fine della salita. Alla mia sinistra la cascata della Pissavacca. Mi fermo e prendo il drone. Un paio di foto e risalgo in bici.

Patone e Isera

Breve discesa e transito sotto la cascata, che spettacolo. Mi mantengo sulla strada pianeggiante con una bellissima visuale sulla sottostante valle dell’Adige. Seguo la traccia sul Gps e raggiungo il centro di Patone. Nella piazza principale prendo la strada principale direzione Isera.

La strada è bella larga. L’ho già affrontata nel giro ad ovest di Rovereto Lenzima e Patone. Arrivo allo stop, giro a destra. M’immetto sulla SP 45. Un tornante e sono a Folaso e proseguo sulla strada principale. Immerso tra i vigneti attraverso Reviano e Isera. Alla fine della discesa giro a destra.

Borgo Sacco e Mori

M’immetto nella rotonda e prendo la seconda uscita. Pedalo sulla strada principale. Scendo e prendo la prima a destra. La strada è molto sconnessa. Sono al ponte sul fiume Adige. Lo attraverso e sono a Borgo Sacco. Giro a destra e seguo le indicazioni per la ciclabile. Dopo un tratto sulla strada principale arrivo al ponte delle Zigherane. Lo attraverso e quindi a destra. Ora sono sulla ciclabile fatta all’andata. La seguo a ritroso. Attraverso il ponte di Ravazzone e seguendo sempre la pista ciclabile arrivo a Mori. Mori punto di partenza e ritorno del giro proposto.

Note sulla cascata:

E’ un fenomeno naturale che varia nel corso dell’anno. E’ alimentata dalle precipitazioni e dallo scioglimento delle nevi, oltre che da acque sotterranee. L’azione dell’acqua e del ghiaccio nel tempo ha creato delle forme particolari sulla roccia, tra linee morbide, marmitte glaciali e una faglia (crepa nella crosta terrestre facendo apparire gli strati quasi orizzontali).

Mappa e traccia GPS Cascata della Pissavacca

Last modified: Marzo 26, 2025